Il presepe ultrapoverissimo di Riccardo Dalisi
Castello di Limatola (Limatola)
Dal 23/11/2012 al 7/1/2013
a cura di Vega de Martini
'Il presepe ultrapoverissimo, coloratissimo. Povero il materiale (latta), povera la tecnica (battuto, forato, cucito)…. Il disegno veloce, il ritocco cromatico finale e … le luci dentro. I re magi sono quattro; alcuni dei magi sembrano guardare altrove, forse verso la stella cometa, anche se non è ancora apparsa. Il bambino Gesù è raffigurato con un cuore grande, luminoso: il cuore del mondo? Ciò che vale, ciò che guida, è il sentimento... grazie al Natale ed alla tecnica ed al materiale docile, e anche a chi accoglie tutto ciò…'. E' quanto Riccardo Dalisi racconta del suo presepe oggi e fino al 7 gennaio prossimo montato presso il Castello di Limatola. Una istallazione - inaugurata il 23 novembre in occasione dei “Mercatini di Natale” organizzati anche quest’anno dai proprietari del Castello - che sta riscuotendo grande successo di pubblico. Più di diecimila persone nello scorso fine settimana hanno potuto ammirarlo e sono rimasti colpiti, inteneriti, dalla sua fantasmagorica leggerezza. Intrigano ed emozionano i personaggi che la animano: un bue, un asinello, naturalmente la Madonna e San Giuseppe, la stella cometa, gli angeli, gli zampognari, i re magi (quattro invece di tre dal momento che il quarto è Dalisi stesso), ed un cuore grande e lucente al posto del Bambino Gesù. Le figure del presepe, che col buio si illuminano di luce propria, sono raccolte in una sorta di grotta ricreata a ridosso delle mura del castello, alla fine di un percorso in salita, quasi iniziatico, lungo il quale sono sistemate altre sculture di Dalisi, gli Incontri, tra quelli esposti nell’ambito della mostra 'Cavalieri ed oltre', tenuta alla Reggia di Caserta da maggio ad ottobre scorso. Altre grandi sculture, sempre dell’artista napoletano, popolano poi l’interno del castello, guerrieri con tanto di elmi e spade e lance e scudi. Sembrano essere stati da sempre tra quelle mura che hanno il sapore di un enigmatico medioevo: sono elementi di un’esposizione, Cavalieri, organizzata nel maggio scorso nel maniero di Limatola dalla Soprintendenza BAPSAE di Caserta e Benevento che da temporanea sta diventando assolutamente permanente. Per tornare alle figure del presepe da cui siamo partiti: sono state protagoniste a Milano, tra il dicembre 2008 e il febbraio 2009, insieme ad altre opere di Dalisi, tutte di “design ultrapoverissimo”, di una mostra organizzata dalla Triennale Design Museum. Un design in cui viene negato ogni elemento di ricchezza esteriore nei materiali e nelle tecniche di lavorazione; che si caratterizza per un forte legame con la manualità, per la semplificazione delle forme, per l’uso di materiali riciclati e per il suo basso costo, ponendosi in contrasto con la meccanizzazione e l’omologazione produttiva. Una vera e propria rivoluzione nel campo del design contemporaneo, oggi più attuale che mai, che prende forma agli inizi degli anni Settanta, attraverso i laboratori promossi da Dalisi in collaborazione con gli abitanti del rione Traiano a Napoli, proseguita poi con i laboratori di Rua Catalana e del rione Sanità, dove si è formata una intera schiatta di moderni artigiani.p>