Esplorazione dello spazio e segni di vita

Space exploration and signs of life

Cinema Academy Astra

Napoli - 21 aprile 2016, ore 16
Spazio
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Il Consorzio ALI ha collaborato esponendo un modello della capsula spaziale IRENE
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Le Tavole Aperte includono ampio spazio per domande e discussione.

Scienziati a capotavola

Enrico Flamini
(Agenzia Spaziale Italiana)

E' entrato nell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) nel 1988 come manager nell’area del Product Assurance per le problematiche legate alle parti elettroniche, processi di fabbricazione e selezione materiali. Nel 1993 è passato alla gestione dei programmi. E' stato Program Manager per la parte italiana della missione Cassini-Huygens dell'Agenzia Spaziale Europea ESA in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Americana (NASA) per l'esplorazione di Saturno e Project Manager degli strumenti italiani a bordo delle missioni dell'ESA Mars Express per l'esplorazione di Marte e Rosetta per l'esplorazione di comete, nonché di SHARAD (SHAdow RADar) per il Mars Reconnaisance Orbiter della NASA. E’ rappresentante italiano nell’International Mars Exploration Working Group, nel Mars Exploration Program Assessment Group della NASA e nel Mars Program System Engineering Team della NASA. Dal 2001 è il responsabile ASI per i programmi di esplorazione del Sistema Solare. È Coordinatore Scientifico dell'ASI nell'ambito della Direzione Generale.

John R. Brucato

(Osservatorio Astrofiisico di Arcetri)

Come astro-biologo, studia in laboratorio i processi chimici e fisici attivi nel Sistema Solare e nel mezzo interstellare, al fine di comprendere i meccanismi di base che hanno portato alla comparsa della vita sulla Terra e probabilmente nello spazio. Ha studiato la composizione chimica e mineralogica delle meteoriti, delle polveri interplanetarie e dei grani della cometa Wild 2 riportati a Terra dalla sonda Stardust della NASA. È coinvolto nella missione OSIRIS-Rex della NASA per preievare e riportare a terra campioni da asteroidi primitivi ricchi di carbonio. È impegnato nelle procedure di Planetary Protection dalla contaminazione biologica introdotta su Marte dagli strumenti della missione ExoMars dell’ESA. È uno dei responsabili della progettazione di un centro europeo per la raccolta e analisi di materiale extra-terrestre riportato a terra da missioni spaziali. È uno dei pionieri dell'Astrobiologia in Italia e socio fondatore della Società Italiana di Astrobiologia.

Massimo Della Valle

(Osservatorio Astronomico di Capodimonte)

Studia le esplosioni stellari, come le Novae, le Supernovae - indispensabili per comprendere scientificamente l'origine della vita - e i Lampi Gamma (Gamma-ray Bursts) e il loro utilizzo come indicatori di distanza. È co-autore, con Saul Perlmutter (premio Nobel per la Fisica nel 2011), del primo lavoro che ha suggerito l'espansione accelerata dell’Universo sulla base di osservazioni su Supernovae lontane. Ha iniziato la sua attività di ricerca con un dottorato nell'ex Unione Sovietica. La ha continuata presso l’Osservatorio Europeo Australe (ESO) in Cile - il maggior osservatorio astronomico operante da Terra - nonché presso l’ESO di Monaco di Baviera, l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, l'Università di Padova, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e il Centro Internazionale di Astrofisica Relativistica (ICRANet) come professore. Rappresenta l'Italia nel Consiglio Scientifico del Centro Internazionale di Astrofisica Relativistica (ICRANet). Dirige l'Osservatorio Astronomico di Capodimonte.

 Sintesi

Nel 1895, nella sua opera La vita sul pianeta Marte l’astronomo Giovanni Schiaparelli scrisse che i famosi canali dai lui dettagliatamente osservati “probabilmente costituiscono il meccanismo principale, con cui l'acqua (e con essa la vita organica) può diffondersi sulla superficie asciutta del pianeta”. Fu l’inizio del mito dei “marziani” come simbolo di possibile vita extra-terrestre.

Nel 1959, la sonda Luna 1 lanciata dalla ex Unione Sovietica eseguì un sorvolo ravvicinato della Luna, fino a che nel 1969 la missione Apollo 11 della NASA portò l’uomo e mettere i piedi sulla Luna e impresse nella nostra mente l'immagine delle sue impronte sul suo suolo.

Nel 1961, la cosiddetta Equazione di Drake fornì una formula matematica per stimare il numero di civiltà extra-terrestri esistenti nella nostra galassia e in grado di comunicare con noi.

In modo estremamente sintetico, sono queste alcune delle tappe nello svolgersi di un grande interrogativo posto agli umani sul pianeta Terra.
Il lancio di ExoMars da parte dell'Agenzia Spaziale Europea il 14 marzo di quest'anno si situa una nuova era nell’esplorazione di Marte e in generale nell’indagine scientifica sulla possibilità di vita extra-terrestre. Napoli partecipa all'avventura ExoMars con un gruppo dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte condotto da Francesca Esposito, responsabile dello strumento DREAMS a bordo della sonda e moderatrice della Tavola Aperta.

La Tavola Aperta un'occasione per fare il punto della situazione con protagonisti della ricerca. I tre interventi sull’esplorazione dello spazio, sulla ricerca di segni di vita nel Sistema Solare e sulla probabilità di vita nella Galassia, potranno innescare un dibattito sulla affascinante e fondamentale tematica affrontata. Nella “Tavola Aperta” è previsto ampio spazio per porre domande e discutere su quanto sappiamo e sulle prospettive.

Un grazie per tutti i contributi, dati in vari modi con motivazione e professionalità. In particolare:

Paolo Mastroserio - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
CIVIN - Istituto di Vigilsanza Privata Maria Esposito
Giuliana Galati - Univ. di Napoli "Federico II"
Guido D’Alessandro, tecnici e operatori - Livesound Rental

E se le immagini seguenti immagini vi incuriosiscono ...

TA4 Bruno

Giordano Bruno

De l’infinito universo e mondi (1584)

Immagine : Wikipedia

TA4 Pulcinella

Il Viaggio alla Luna

di Pulcinella (1836)

Immagine: La Repubblica

TA4 Capocci

Ernesto Capocci

Viaggio alla Luna

fatto da una donna (1857)

Immagine: La Repubblica

Verne

Jules Verne

Le train de projectiles pour la Lune

In De la Terre a la Lune (1865)

Immagine: 

The Illustrated Jules Verne

Melies

George Méliès

Voyage dans la lune (1902)

L’allunaggio e lo sbarco

Immagini:  Wikipedia

 

DALLA Filosofia ALLA PRIMA FANTASCIENZA, PASSANDO PER scherzi e Fantasia

Lo Spazio è cosa seria e profonda. Volgendo lo sguardo all’Universo e al grande interrogativo su vita in altri mondi, restano attuali le parole di Giordano Bruno (1548-1600) nel Terzo dialogo di De l’infinito universo e mondi (1584, v. figura):

"Di maniera che non è un sol mondo, una sola terra, un solo sole; ma tanti son mondi quante veggiamo circa di noi lampade luminose, le quali non sono più né meno in un cielo ed un loco ed un comprendente, che questo mondo, in cui siamo noi, è in un comprendente, luogo e cielo. Ma se infiniti sono i Mondi e le galassie, l’uomo non può essere il privilegiato del creato. Tantomeno lo è un unico popolo, appartenente alle molteplici e poliedriche razze umane".

Egli pagò nel rogo la sua “eresia”, nella nera data del 17 febbraio 1600. Ma dopo oltre quattro secoli, le sue parole restano luminose in tutti gli aspetti che toccano: da leggere attentamente.

Da tempi antichi lo spazio celeste - e in particolare il nostro satellite - ha anche stimolato la fantasia per un'esplorazione e la possibilità di vita extra-terrestre. Riferendoci al sito Web dell’Unione Astrofili Italiani, in letteratura citiamo l’Icaromenippo di Luciano da Samosata (120-180 d.C.) , l’Orlando furioso (1532) di Ludovico Ariosto, L'autre monde ou Les états et empires de la lune (1657) di Savinien Cyrano de Bergerac, Le avventure del Barone di Münchhausen (1785) di Rudolf Erich Raspe e Le soprascarpe della felicità (1838) di Hans Christian Andersen.

E nel campo della fantasia vi furono anche "beffe spaziali". Fu clamorosa quella perpetrata nel 1835 con una serie di articoli sulla pretesa osservazione di abitanti della Luna mediante il telescopio del famoso astronomo William Herschel, pubblicati sotto pseudonimo sul New York Sun dal figlio John dell'astronomo. L'anno successivo fu pubblicata a Napoli una serie di litografie su un viaggio sulla Luna di Pulcinella (v. figura). E per continuare a divertirsi con l'incredibile, non si resiste dal citare una trasmissione radiofonica di un secolo dopo - nel 1938 - entrata nella leggenda delle comunicazioni. L'estroverso e geniale Orson Welles, allora ventitreenne, finse con tanta efficacia un allarme in diretta da spargere panico negli Stati Uniti facendo credere a un attacco in corso da parte di "marziani".

La Fantascienza inizia quando la fantasia si coniuga e arma di Scienza, e viceversa. Nel 1857 l’astronomo e divulgatore di Scienza napoletano Ernesto Capocci – precedentemente direttore dell’Osservatorio di Capodimonte, destituito dal potere borbonico per motivi politici come Macedonio Melloni lo fu dalla direzione dell’Osservatorio Vesuviano – anticipò la realtà con il Viaggio alla Luna: relazione del primo viaggio alla luna fatto da una donna l’anno di grazia 2057 (v. figura). Napoli può così dirsi "patria della fantascienza", come ricordato con una mostra tenuta all'Osservatorio Astronomico di Capodimonte.

Otto anni dopo (nel 1865) Giulio Verne scrisse Dalla Terra alla Luna (v. figura), seguito da Intorno alla Luna. Con la sua abbondante produzione, egli divenne ben più noto al grande pubblico di Capocci) come pioniere della Fantascienza.

Il primo film di Fantascienza fu Le voyage dans la lune (v. figura), realizzato da Georges Méliès nel 1902 ai tempi del cinema muto. George Mélies fu anche un pioniere degli "effetti speciali". La figura mostra l’ironico allunaggio e lo sbarco in due fotogrammi del VI e del VII quadro. Potete seguirli anche in un video, che prosegue con le vicende nell'incontro con gli abitanti della Luna, i "Seleniti".

Ai primordi della Fantascienza, fu così anticipata l'epopea dell'esplorazione dello spazio.